Con la primavera ormai alle porte, si torna a fare i conti con le allergie stagionali causate dall’esposizione ai pollini che si diffondono nell’aria in concomitanza con l’arrivo dei primi caldi. Ma cosa si intende per allergia?
Un’allergia è una reazione del sistema immunitario del nostro organismo ad un agente ambientale scatenante, detto anche allergene. Nel momento in cui questo allergene viene a contatto con un individuo precedentemente sensibilizzato si scatena l’allergia. I fastidiosi sintomi in questione interessano soprattutto la mucosa che riveste le cavità nasali, la mucosa congiuntivale e la cute e sono rappresentati da rinite allergica, naso chiuso, starnuti, prurito cutaneo, orticaria, lacrimazione e congiuntivite allergica.
I farmaci più utilizzati nel trattamento delle allergie sono gli antistaminici. L’azione di questi farmaci è rivolta verso uno specifico recettore per l’istamina detto H1. Dal momento che nelle reazioni allergiche si registra un’elevata produzione di istamina (ad effetto pro infiammatorio), assumendo antagonisti dell’istamina è possibile ridurre i sintomi. Farmaci antistaminici che contengono cetirizina, ebastina, loratadina, desloratadina, prometazina, difenidramina sono molto venduti anche senza obbligo di ricetta, tuttavia non sono privi di effetti collaterali o controindicazioni e per questo il consiglio del farmacista è di primaria importanza.
Gli antistaminici di prima generazione, per esempio, danno sonnolenza e sedazione e per questo sono sconsigliati se il paziente deve mettersi alla guida di un veicolo o si trova al lavoro. L’effetto sedativo aumenta con l’assunzione concomitante di alcool o farmaci ansiolitici, ipnotici, antipsicotici. Inoltre gli antistaminici possono dare disturbi del ritmo cardiaco (alcune classi sono controindicate in caso di aritmia) e provocare secchezza della bocca, difficoltà urinaria, visione offuscata (effetti antimuscarinici). Il rischio di effetti avversi è maggiore nei bambini e negli anziani.
Talvolta, in associazione all’antistaminico si assumono farmaci decongestionanti per alleviare la fastidiosa congestione nasale. Numerosi farmaci da banco in formato spray o gocce nasali rientrano in questa categoria. Farmaci a base di efedrina, pseudoefedrina, nafazolina, tramazolina devono però essere usati con cautela, per un periodo limitato di tempo. I farmaci decongestionanti, infatti, possono portare in caso di uso prolungato a congestione di rimbalzo all’interruzione del trattamento oppure alla riduzione progressiva della risposta (rinite medicamentosa). E’ importante consigliare un uso limitato nei pazienti ipertesi, cardiopatici, con glaucoma e diabetici per il fatto che questi farmaci hanno un effetto vasocostrittore locale. Inoltre i decongestionanti sono controindicati in caso di gravidanza, allattamento e nei bambini al di sotto dei 12 anni di età.
Quindi, anche in caso di farmaci senza obbligo di ricetta, non avere timore di chiedere consiglio al tuo farmacista di fiducia!
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