Spesso il problema della cellulite è definito come semplice inestetismo; volendo essere più precisi la cellulite si vede definita con l'acronimo di “PEFS”: un'alterazione patologica del tessuto connettivo e del pannicolo adiposo, con compromissione della microcircolazione.
Nelle zone colpite, la pelle appare spugnosa, con avvallamenti e rigonfiamenti più o meno evidenti. La cellulite si può combattere, a patto di intervenire tempestivamente e adottare la giusta strategia.
La cellulite o PEFS è da considerarsi, entro certi limiti, come un carattere sessuale secondario femminile. Infatti base fondamentale di questo inestetismo è la ritenzione idrica a carico dei tessuti adiposi cioè la stasi di liquidi negli spazi intercellulari dell'ipoderma, che avviene mensilmente durante il ciclo mestruale e che esteriormente si presenta con il classico aspetto a buccia d’arancia.
COME SI FORMA
I meccanismi che portano alla formazione della cellulite riguardano gli strati più superficiali della pelle (il derma) e quelli più profondi (l'ipoderma).
Nel derma, i liquidi, normalmente drenati dai capillari, non vengono fatti correttamente defluire, portando ad uno stato edematoso da stasi idrica.
Nell'ipoderma, si formano masse adipose che si spingono verso l'alto e si incuneano nel derma, alterando così la struttura della pelle.
Cellulite
Aspetto: colorito spento, pelle fredda, perdita di elasticità, presenza di capillari, buccia d'arancia
Localizzazione: tipica di cosce, glutei, interno ginocchio
Compressione: presenza di dolore e comparsa di buccia d'arancia, micro e macro noduli
Grasso
Aspetto: Pelle liscia, temperatura normale, tonica
Localizzazione: pancia, fianchi, ginocchio, dorso, cosce, braccia
Compressione: assenza di dolore e di buccia d'arancia
GLI STADI EVOLUTIVI
STADIO 1 - Cellulite Edematosa "dura" o "compatta"
È la fase iniziale in cui prevale il ristagno dei liquidi nei tessuti. Si tratta di una condizione reversibile, che può essere curata con buoni risultati. È frequente nelle donne giovani, anche se magre.
Segni: la pelle si presenta più pastosa; comprimendola o irrigidendo il muscolo, appaiono i caratteristici segni della "buccia d'arancia".
Sintomi: in questa fase non ve ne sono. Dislocazione: glutei, cosce, regione interna del ginocchio, deltoide.
STADIO 2 - Cellulite Fibrosa "pastosa"
Nel tessuto adiposo si formano piccoli noduli, mentre il tessuto connettivo di sostegno perde elasticità e diventa più rigido. È una condizione reversibile, se trattata tempestivamente.
Segni: la pelle presenta i segni caratteristici della "buccia d'arancia", con avvallamenti più o meno evidenti. La pelle non è di colore uniforme, può presentare leggere discromie.
Sintomi: la compressione delle zone colpite risulta leggermente dolorosa e al tatto può apparire più fredda delle zone circostanti. Dislocazione: la stessa dello stadio edematoso.
STADIO 3 - Cellulite Sclerotica "flaccida" o "molle"
In questo stadio, i noduli aumentano di dimensione, si presentano induriti e dolenti al tatto. Possono comparire segni di vera insufficienza venosa e/o linfatica, con edema dei tessuti. In questo stadio, il problema è ancora reversibile.
Segni: la parte colpita è molle e senza tono; sono presenti molti avvallamenti e la "buccia d'arancia" è decisamente evidente, anche senza compressione. Possono comparire lividi, segni del difetto circolatorio legato al problema.
Sintomi: dolore al tatto, cute fredda e alterata nel colore. Dislocazione: questo tipo di cellulite può interessare anche polpacci e caviglie.
STADIO 4 - Cellulite Sclerotica
In questo stadio, peggiorano tutte le alterazioni presenti nello stadio precedente: nel tessuto adiposo si formano macronoduli dolorosi al tatto e la pelle si presenta con il classico aspetto "a materasso"
La cellulite può avere svariati fattori predisponenti e scatenanti, di seguito riassunti:
FATTORI SCANTENANTI
Assunzione di anticoncezionali orali
Ipotiroidismo
Disfunzioni epatiche
Terapie ormonali
Stile di vita
Problemi posturali
AGGRAVANTI SCATENANTI
Fumo
Sedentarietà
Abiti stretti
Stress alcolici
Cibi molto conditi e salati
PREVENIRE LA CELLULITE
Un corretto comportamento può aiutare a prevenire e contrastare la cellulite.
Sono consigliabili
2 litri al giorno di acqua povera di sodio a digiuno (prima o 2 ore dopo i pasti)
Cibo semplice e poco condito
Attività sportiva
Linfodrenaggio
Massaggio
Terapia locale
SONO DA EVITARE
Fumo
Sedentarietà
Posture errate
Abiti stretti
Stress
Terapie a base di estrogeni
(quando possibile)
Alcolici
Cibi molto conditi e salati
ALIMENTAZIONE
Persone sovrappeso
Per le persone sovrappeso è consigliata una dieta a ridotto potere calorico, per favorire la perdita di peso. È vero che la cellulite non è strettamente legata al peso, ma una maggiore concentrazione di tessuto adiposo non fa che offrirle maggior campo d'azione.
Persone normopeso
Per le persone normopeso è indicata una dieta disintossicante, in grado di favorire i processi di scambio e depurazione, controllando l'assunzione di sostanze inquinanti (es. grassi).
Consigli dietetici
Alimentazione bilanciata
Frutta e verdura a volontà
Acqua in grande quantità
Sale con moderazione
ESERCIZIO FISICO
Per eliminare le sostanze di scarto e migliorare la circolazione
Aumenta il metabolismo generale e locale, facilita il consumo calorico, permette l'eliminazione delle sostanze di scarto e migliora la circolazione.
Non serve ricorrere a misure drastiche ed estemporanee: per vedere risultati duraturi, la costanza è fondamentale. Il consiglio è di inserire un po' di movimento in ogni tua giornata, per esempio, camminare mezz'ora al giorno di buon passo fa bene alla circolazione; il movimento ossigena i tessuti e favorisce gli scambi, aumenta il consumo calorico e facilita la riduzione di peso.
MASSAGGIO
I massaggi sono ottimali per un'azione anticellulite, superficiale e profonda al tempo stesso. Praticati regolarmente, favoriscono la riduzione delle zone trattate, specialmente nella parte alta delle cosce, nella zona interna del ginocchio e sui glutei.
Correttamente effettuati, movimentano i liquidi stagnanti dei tessuti e ne permettono l'eliminazione. Sulla cute, i massaggi hanno un effetto di lisciamento dell'epidermide.
L'efficacia del massaggio dipende anche dai prodotti utilizzati per effettuarli, ovvero i prodotti ad azione anticellulite.
CHE EFFETTI HA:
Riattivazione linfatica e circolatoria. Massaggiare gli arti inferiori dal basso verso l'alto riattiva la circolazione e il sistema linfatico. Una maggiore irrorazione sanguigna dei tessuti facilita i corretti scambi intercellulari e aiuta a correggere lo squilibrio microcircolatorio provocato dalla cellulite.
Promozione dello smaltimento dell'acqua. Il movimento e la riattivazione linfatica e sanguigna aiutano l'eliminazione dell'acqua accumulata nei tessuti. Il primo effetto di un buon massaggio è l'aumento della diuresi.
Idratazione e tonificazione della pelle. Attraverso la manipolazione ripetuta e costante, la pelle si affina, appare più morbida, tonica e compatta. Si tratta di un effetto estetico, molto apprezzabile.
COME FARE IL MASSAGGIO
In piedi o seduta?
L'importante è che tu sia comoda. Se massaggi la coscia, per esempio, una buona posizione è stare seduta su una superficie rigida, con la gamba da massaggiare piegata. Alcune zone, invece, non lasciano scelta: i glutei si massaggiano in piedi!
Il giusto senso
Il massaggio va effettuato dal basso verso l'alto: in questo modo, favorisce il drenaggio linfatico e venoso. I liquidi movimentati dal massaggio e dall'azione del prodotto devono essere incanalati e filtrati dal sistema linfatico.
L'impastamento
È un movimento simile a quello che si fa per impastare il pane ed è l'ideale per muovere i tessuti in profondità. Come si fa? Prendere tra le mani un'ampia zona di cute, spingerla delicatamente verso l'alto, poi rilasciarla e ripetere da capo. Dopo un primo impastamento, si possono movimentare zone più piccole di cute, con la mano aperta, esercitare una leggera pressione sia sul palmo sia sulle dita (sempre dal basso verso l'alto).
La pinza
Particolarmente indicato per la parte frontale della coscia, questo movimento si effettua a dita chiuse, prendere e rilasciare rapidamente la cute e compiere movimenti circolari che risalgono verso l'alto. La mano assume la forma di una molletta: le dita pinzano una zona di cute stretta e profonda e il palmo della mano non arriva mai a toccare la pelle.
Quanta forza?
La forza del massaggio deve essere sufficiente per una buona penetrazione del prodotto e biostimolazione dei tessuti. È inutile essere troppo aggressivi: meglio un massaggio lungo di uno troppo intenso.
Movimenti da evitare
Evitare i movimenti violenti e quelli troppo profondi, che possono risultare dolorosi. È possibile che anche un massaggio delicato provochi fastidio (perché la cellulite può essere di per sé dolorosa), ma se si prova un dolore eccessivo, significa che il movimento è scorretto.
La durata
Un massaggio efficace dura almeno 10 minuti, dedicargli meno tempo ha poco senso. Imparare a considerare il massaggio un momento importante della cura personale e cercare di essere costante.
La conclusione
Nelle ultime fasi del massaggio, passare a un movimento più ampio, una sorta di lunga carezza, effettuata con una discreta pressione e ripetuta più volte.
Per un finale con i fiocchi, stendersi qualche minuto con le gambe sollevate (è importante che i piedi siano più in alto del cuore): sarà più semplice per i liquidi movimentati con il massaggio trovare la strada del sistema linfatico.
Le informazioni appena riportate non rappresentano intento di diagnosi o proposta di terapia: sono concise e non offrono approfondimenti più dettagliati per potersi adattare alla pubblicazione on-line.
Il tuo farmacista ti consiglia di effettuare una visita dal tuo medico per poter adottare la strategia terapeutica migliore e più adatta alla tue esigenze.
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